A tutti sarà capitato di svegliarsi doloranti e di cattivo umore, oppure al contrario di sentirsi particolarmente carichi e riposati al risveglio. Queste sensazioni sono dei chiari indicatori della qualità del nostro sonno. Riuscire a dormire bene è infatti fondamentale per la nostra salute.
I fattori che regolano la qualità del nostro sonno sono molteplici: il codice genetico, la quantità di luce solare che riceviamo durante il giorno e le nostre abitudini, come ad esempio la dieta e l’utilizzo dei dispositivi elettronici.
Un altro elemento di imprescindibile è la posizione in cui dormiamo.
Quando dormiamo abbassiamo completamente la guardia e perdiamo il controllo dei nostri movimenti. È pertanto difficile controllare la nostra posizione nel sonno. Tuttavia, alcune posizioni offrono più benefici per la nostra salute di altre.
Vediamo insieme quali sono e quali accorgimenti adottare per migliorare la qualità del nostro sonno in qualsiasi posizione.
A pancia in su
Sono note due posizioni a pancia in su: “del soldato”, con le braccia distese lungo i fianchi e “a stella”, con le braccia sollevate sopra la testa.
La posizione supina fa bene alla circolazione e, abbinata al cuscino giusto, da sollievo ai dolori cervicali. I medici consigliano questa posizione a chi soffre di mal di schiena in quanto consente alla colonna vertebrale di rimanere correttamente allineata.
Inoltre, dormire a pancia in su fa sì che il peso del corpo sia distribuito omogeneamente sul materasso, favorendo perciò il rilassamento dei muscoli. La posizione “del soldato” è tuttavia da preferire a quella “a stella”.
La posizione supina sembra, però, favorire il russare e potrebbe perciò non essere adatta a tutti.
Nonostante i molteplici benefici della posizione supina, solamente una minoranza della popolazione (circa l’8%) la assume durante il sonno.
Per ottenere i massimi benefici da questa posizione si consiglia di mettere un cuscino sotto le ginocchia, facendo sì che la colonna vertebrale mantenga la sua curvatura naturale.
Sul fianco
Moltissime persone dormono in posizione fetale (circa il 41%), ovvero rannicchiati sul fianco con le braccia avvolte intorno al cuscino. Altre posizioni sul fianco sono quella del “tronco”, con le braccia lungo i fianchi e quella del “cercatore”, con le braccia distese in avanti.
La posizione fetale è quella preferita dalla maggior parte delle persone, probabilmente per via del suo effetto rassicurante riconducibile al grembo materno. Tuttavia, secondo gli esperti sarebbe più opportuno tenere gambe e braccia distese per favorire la circolazione sanguigna ed evitare punti di pressione.
Si consiglia inoltre di dormire preferenzialmente sul lato sinistro per evitare problemi di reflusso gastrico.
A pancia in giù
Conosciuta anche come posizione prona o “a caduta libera”, questa posizione sarebbe la meno consigliata per la nostra salute.
Dormire a pancia in giù, infatti, ci obbliga a girare la testa da un lato andando a generare tensione sulle vertebre cervicali e sulla muscolatura del collo. Inoltre, questa posizione comprime la cassa toracica andando ad affaticare la respirazione.
Sebbene dormire di tanto in tanto in questa posizione non è di per sé dannoso, dormirvi regolarmente potrebbe causare problemi cronici alla colonna vertebrale.
Per ridurre gli eventuali inconvenienti di questa posizione, è possibile mettere un cuscino sotto pancia e inguine e dormire senza cuscino sotto la testa, in modo da allineare correttamente la colonna vertebrale.
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